Basta un banchiere qualunque a muovere i mercati
I mercati USA, dopo la tranquillità mostrata per tutta l’estate, sono entrati in una fase di fibrillazione che rivela l’assoluta dipendenza dalle mosse della FED. A contare sembra essere solo quel che faranno Yellen e soci del FOMC nella riunione che si concluderà tra una settimana esatta.
Al punto che, dopo lo spavento subito venerdì dai toni da super-falco di Rosengreen (uno spavento abbastanza assurdo, dato che Rosengreen è noto per essere il falco più agguerrito in seno al FOMC), che ha mandato al tappeto tutto il rialzo estivo, ieri è bastato l’intervento rassicurante di un certo Brainard, semi-sconosciuto membro del FOMC tra gli ultimi arrivati, che è una tra le colombe più affettuose con i mercati in seno al Consiglio della FED, per provocare il recupero di circa due terzi del ri