venerdì, Settembre 20

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Trump vince, i mercati perdono

Trump vince, i mercati perdono

Economia e Finanza
Trump ha vinto, anzi stravinto e, a mio parere, è l’ennesima calamità che poteva capitare al mondo. Arriveranno protezionismo, nazionalismo e aumento delle differenze sociali? I diritti civili arretreranno e il mondo diventerà ancora più cattivo di oggi? Per chi non è maschio, bianco e ricco la situazione peggiorerà? Si fermerà la già lenta rasformazione dell’economia globale verso la sostenibilità ambientale? Sono queste e molte altre le domande che si pone il mondo mentre osserva il trionfo del populismo più becero nel paese più potente della terra. Quella grossolana aggressività, che ha attecchito così profondamente in USA, rottamando in un sol colpo l’establishment politico e finanziario, aumenterà la sua velocità di propagazione anche in Europa, buttando a gambe all’aria anche le ist
USA ridicoli. La FBI manipola di nuovo il voto

USA ridicoli. La FBI manipola di nuovo il voto

Economia e Finanza
La settimana che ha preceduto le elezioni Presidenziali USA, che sono il grande evento dell’autunno, ha manifestato un deciso aumento della percezione del rischio da parte dei mercati. Tutte le sedute della settimana sono state in calo. E questo è avvenuto sia in USA che in Europa. Quel che ha impressionato non è stata la dimensione del calo, anche se, ovviamente, una discesa di 5 giorni consecutivi è obbligata a produrre una candela settimanale nera piuttosto evidente, ma l’uniformità del pessimismo e la sua persistenza. Le borse sono andate in modo del tutto opposto a quel che i sondaggi mostravano dell’andamento dei consensi a Donald Trump. Se qualcuno aveva dei dubbi su come votano i mercati, credo che ora non li abbia più. Siamo alla volata finale con il re dei casinò che ha agganci
Dal sogno americano all’incubo arancione

Dal sogno americano all’incubo arancione

Economia e Finanza
Ieri le notizie più significative sono state due: la pubblicazione dei primi sondaggi effettuati dopo l’intervento a gamba tesa della FBI su Hillary Clinton e la riunione del FOMC della Federal Reserve, che ha lasciato, come da attese, i tassi invariati. I sondaggi elettorali hanno già misurato il grosso impatto della riapertura dell’inchiesta mail-gate sulle opinioni degli elettori. Il vantaggio di Hillary, che arrivò ad essere stimato anche intorno ai 7-8 punti percentuali, in crescita per quasi tutto il mese di ottobre, grazie alle vittorie nei faccia a faccia televisivi ed alle gaffe sessiste del suo sfidante, è già completamente sparito. La rapidità nella perdita di consensi di Hillary desta una certa impressione e probabilmente è stata favorita anche dal rilassamento in cui il suo s
La FBI ordina l’evacuazione finanziaria

La FBI ordina l’evacuazione finanziaria

Economia e Finanza
Siccome l’economia reale non è riuscita a convincere i mercati a scendere, ci ha pensato la politica. Dopo la strana decisione della FBI americana di rimettere sotto inchiesta Hillary Clinton per il reato di divulgazione di segreti di stato mediante l’uso un po’ allegro delle sua casella mail, la campagna elettorale è tornata decisamente in bilico. Anche perché FBI sembra diventata la principale supporter di Trump. Ora sono spuntate anche indagini sul marito di Hillary, Bill, ex Presidente degli USA, che poche ore prima di andarsene, alla fine del suo mandato, avrebbe concesso una strana grazia ad un faccendiere amico suo, fuggito all’estero per evasione fiscale. Trump, galvanizzato dall’aiuto giudiziario insperato, arrivatogli dall’agenzia investigativa che in precedenza aveva tanto crit

Prove di crollo sui mercati obbligazionari

Economia e Finanza
Sembra proprio che l’azionario europeo non ce la faccia a scendere, mentre all’opposto quello americano non riesca a salire. Il comportamento dei due mercati, negli ultimi giorni, è molto divergente. L’Europa preme contro le resistenze e scalpita per infrangerle. Wall Street non riesce a staccarsi dai supporti e rischia di sfondarli. Anche il comportamento nel corso delle varie sedute pare diametralmente opposto. L’Europa sfoga le prese di beneficio nella mattinata e nel pomeriggio recupera. Wall Street spesso apre tonica per poi ammosciarsi nel corso della seduta, mostrando comunque un certo disinteresse e volumi in diminuzione. Ieri questo copione si è ripetuto, ma a prendere il centro della scena è stato però il rally dei rendimenti obbligazionari, che sembrano aver preso un andazzo be
Il solito dubbio amletico tra crescita e tassi

Il solito dubbio amletico tra crescita e tassi

Economia e Finanza
È proseguita ieri la fase di correzione, iniziata nella seconda parte di lunedì scorso, da parte dei mercati azionari europei, dopo il discreto mini-rally partito il 13 ottobre. La correzione per ora è modesta, va inquadrata nella categoria delle prese di beneficio e non impensierisce ancora nessuno, dato che solo una piccola parte del percorso rialzista macinato in ottobre è stata ricoperta in senso inverso. Anche la modalità della correzione è tipica delle semplici pause. Infatti ieri si sono visti cali più consistenti in mattinata e recuperi nel pomeriggio, quando sembrava che anche Wall Street volesse ricominciare  a salire, dopo un’apertura in significativo ribasso e test dei minimi di venerdì scorso nei pressi di 2.130 punti di SP500. A provocare il rimbalzo americano è stata, alle
Si ferma il mini-rally. Pausa o inversione?

Si ferma il mini-rally. Pausa o inversione?

Economia e Finanza
Dopo tanto correre una pausa è inevitabile. Questa è la considerazione che viene spontanea guardando lo svolgimento della giornata di ieri sui mercati europei. Infatti Eurosotxx50, l’indice delle blue chips dell’Eurozona, era reduce da 5 sedute positive consecutive, mentre il nostro Ftse-Mib ne aveva inanellate in precedenza addirittura 7 di fila. Una sosta ai box dopo tanta corsa è del tutto fisiologica. Sarebbe stato, anzi, piuttosto sorprendente un ulteriore allungo immediato. Del resto, se osserviamo meglio i grafici degli indici citati, notiamo che erano giunti a contatto con due aree di resistenza piuttosto significative. Eurostoxx50 trovava a quota 3.102 una resistenza che ha frenato tutti i tentativi di rialzo dell’indice a partire da maggio di quest’anno. L’indice europeo già lu

La voglia di rialzo fa i conti con le resistenze

Economia e Finanza
La complicità di dati macroeconomici positivi sia in area euro che in USA ha consentito ai mercati azionari europei di testare i massimi dell’estate ed all’indice SP500 americano di rompere al rialzo una congestione triangolare che lo ingabbiava da 8 sedute. Sono stati gli indici PMI, che raccolgono le visioni dei manager del settore acquisti, a dare una forte impressione di fiducia nella crescita economica dell’ultima parte dell’anno. Tutti hanno fornito valori positivi e superiori alle stime degli analisti, che già si aspettavano diffusi miglioramenti. La notizia ha galvanizzato soprattutto gli indici europei, autori di una mattinata folgorante. Il tedesco Dax è arrivato a superare quota 10.800, come nel 2016 aveva fatto soltanto il 14 agosto, mentre l’indice delle blue chips europee E
Follia negli Usa: malata terminale? L’assicurazione non ti copre. Se scegli l’eutanasia invece sì

Follia negli Usa: malata terminale? L’assicurazione non ti copre. Se scegli l’eutanasia invece sì

Attualità e Cronaca
Da un post Facebook di Paola Betella. Pazzesco... di Benedetta Frigerio Il racconto di Stephanie “Siamo fatti per supportarci a vicenda, per prenderci per mano e accompagnarci nel viaggio della vita”. E invece? Invece Stephanie, 34enne americana, madre di quattro figli, si è vista negare le cure dopo la recente approvazione della legge sul suicidio assistito in California. La donna ha raccontato al Center for bioethics and culture (autore di diversi documentari sull’utero in affitto e sui figli dell’eterologa) la sua storia di malata terminale prima e dopo l’entrata in vigore della norma. Anche se già l’influenza della campagna mediatica pro eutanasia, che nel 2014 utilizzò la giovane Brittany Maynard come bandiera per far leva sui sentimenti e pilotare l’opinione pubblica, aveva
Il cerchiobottismo di Draghi tranquillizza i mercati

Il cerchiobottismo di Draghi tranquillizza i mercati

Economia e Finanza
La settimana che oggi si chiude sembra che abbia dribblato le insidie che si paravano davanti ai mercati. La prima, relativa alle elezioni americane, da possibile ostacolo all’ottimismo, si è trasformata in farsa, dopo il fallimento televisivo dell’ultimo assalto alla diligenza di Hillary da parte di un sempre più ansimante e sconclusionato Donald Trump, che se n’è poi uscito con la ridicola affermazione che “le elezioni saranno valide solo se le vincerò io”. Bella prova di rispetto dei principi democratici. Gli americano sembrano non aver gradito ed Hillary vola nei sondaggi, che la danno ormai quasi irraggiungibile. A sostenere qualche residua speranza per il molestatore seriale dai capelli arancio, rimane la costante e spesso fallace sottovalutazione da parte dei sondaggisti del voto po