sabato, Novembre 23

Giulio Andreotti

Oggi 6 Maggio 2013, è morto a 94 anni il senatore a vita Giulio Andreotti! Uomo e personaggio politico, Andreotti ha indubbiamente rappresentato ruoli di alto rilievo nell’Italia repubblicana. Classe 1919, è stato tra gli uomini più importanti della Democrazia Cristiana.

Sette volte Presidente del Consiglio, 23 volte si è distinto tra i ruoli di Ministro e incarichi di sottosegretariato.
Andreotti politico cresciuto sotto l’ala di De Gasperi, partecipò ai lavori dell’assemblea costituente a soli 27 anni e alla Consulta del 1945 per definire le regole per eleggere la Costituente.
E’ stato storicamente tra i più attivi nella crescita e nello sviluppo della neo repubblica italiana fino ai giorni nostri.
Fu lui nel 1946 a consegnare al Umberto II di Savoia Re d’Italia l’esito del risultato del referendum che scelse la nuova forma di governo repubblicana.
Ma sicuramente la storia che lo giudicherà non lo ricorderà per questo, ma per aver preso decisioni impopolari negli anni di piombo e nel caso del rapimento Moro e per essere stato l’unico processato e soprattutto assolto, per fatti di mafia negli anni novanta.
In Settantanni di vita politica, ha “sotterrato” 7 papi su 9 e 9 Presidenti della Repubblica su 11. Ha incontrato e dialogato con uomini e donne illustri della storia del secolo scorso tra i quali Kennedy, Margaret Thatcher, Reagan, De Gaulle, Mitterrand e Gorbaciov.

Medico mancato che decise di studiare giurisprudenza mantenendosi da solo agli studi per non gravare sulla famiglia, incontrò giovanissimo e quasi per caso l’impegno politico che lo trasformò in uno degli Statisti da record più longevi e di razza della nostra Repubblica.
Uomo colto e molto religioso, affabile e mai iroso, incarnava un temperamento mite e possedeva capacità politiche fuori dal normale.
Amato e odiato da tutti, sapeva essere però intelligentemente spiritoso mostrandosi in trasmissioni televisive e interviste dove spesso con le sue battute mostrava con orgoglio tutta la sua simpatia romana.
Storica rimarrà la sua massima:” Il potere logora chi non ce l’ha”.